
Il mio gioco preferito è sempre stata la caccia al tesoro. Da bambina adoravo quando la mamma mi faceva correre su e giù per il giardino cercando bigliettini nascosti sugli alberi e sotto ai cespugli. Anni dopo ho scoperto che organizzare una caccia per gli altri è per certi versi ancora più divertente: inventare enigmi, scrivere indizi, comporre messaggi in codice, trovare nascondigli non troppo ovvi ecc. C’era un periodo in cui passavo interi pomeriggi a disegnare mappe col succo di limone o a creare enormi puzzle, ma devo ammettere che questo non mi è mai sembrato uno spreco di tempo. Mentre lo facevo, mi sentivo creativa, contenta, piena di vita. Non saprei proprio dire chi si divertiva di più – io che preparavo la caccia o le persone che poi giocavano.
Intorno ai 30 anni ho capito di non voler smettere di giocare, e quindi ho continuato a dare caccia a tesori sparsi in giro per il mondo. Mi piace cercarli, trovarli e condividerli.
A volte il tesoro ha la forma di una nuova amicizia, a volte un posto spettacolare o un’esperienza indimenticabile. Ma quello che mi piace di questo gioco è che arrivare al tesoro non è poi così importante, il bello è divertirsi strada facendo.
Benvenuti a bordo!
